Glicemia, come controllarla con la dieta
I picchi di glicemia si possono evitare grazie all’uso quotidiano dell’olio evo nell’alimentazione. La salute e il gusto ringraziano.
Gli zuccheri sono considerati uno dei killer moderni e silenziosi della nostra salute insieme al sale e alla farina bianca. Il guaio peggiore è che sono ovunque e per giunta travestiti di dolcezza e bontà. La buona notizia è che possono essere tenuti a bada grazie ad un uso costante di olio evo nell’alimentazione.
Perché la glicemia è un problema
Gli zuccheri sono fondamentali per una corretta alimentazione che guardi con gli stessi occhi salute e gusto. La regola semplice, banale ma sempre ignorata è una: non esistono alimenti cattivi da eliminare, bisogna iniziare ad usarli bene.
I cibi più ricchi di zucchero sono i carboidrati: pasta, riso, pane, dolci, patate e bevande alcoliche o zuccherate. Se assunti in dosi eccessive fanno salire l’indice glicemico (IG), che misura l’aumento della glicemia (quindi degli zuccheri) nel sangue dopo un pasto. Questa impennata degli zuccheri mette sotto sforzo il fegato, che produce più insulina e riconosce quegli zuccheri non come energia da utilizzare, ma come surplus e quindi li trasforma in grassi.
Il circolo vizioso
L’innalzamento rapido dell’indice glicemico fa assimilare meno energia e più grasso adiposo all’organismo, facendo avvertire spesso fame, anche poco dopo il pasto. Quindi si sente di nuovo il bisogno di mangiare e si innesca un dannoso circolo vizioso che porta aumento di peso, spossatezza e senso di pesantezza.
Tutto questo crea complicazioni molto più gravi nei soggetti con patologie come il diabete di tipo 1 e 2. Anche in questo caso però l’olio extravergine si dimostra un aiuto solido a cui affidarsi.
Come aiuta l’olio evo nella dieta
Uno studio condotto dalla SID (società italiana diabetologia) insieme con L’Università di Napoli Federico II ha dimostrato come l’olio extravergine sia un grosso aiuto per i soggetti diabetici per scongiurare picchi glicemici e svolga un ruolo fondamentale nella fase di assorbimento degli zuccheri.
Nell’esperimento i pazienti hanno consumato pasti sia ad alto che a basso IG conditi con grassi diversi come olio evo e burro. Nei pasti ad elevato IG conditi con olio evo il picco glicemico era più basso e limitava l’innalzamento della glicemia, a differenza di quelli conditi col burro.
Un consumo costante di olio evo influisce sull’assorbimento degli zuccheri, aumenta il senso di sazietà e tiene a bada il senso di fame grazie all’esanale e all’oleocantale due molecole presenti nell’olio. L’esanale è responsabile del controllo degli zuccheri nel sangue e influisce sul funzionamento del fegato. L’oleocantale ha riconosciute proprietà antiinfiammatorie simili all’ipobufene e migliora la circolazione del sangue svolgendo una funzione di antiaggregante piastrinico.
Due cucchiai di olio evo a pasto aiutano a controllare gli zuccheri. E’ sempre bene rivolgersi al medico per avere consigli e notizie più dettagliate per alimentarsi in modo salutare senza rinunciare al gusto.
Lo studio è stato pubblicato dall’American Diabetes Association.