I piatti tipici pugliesi e l’olio evo. Un lungo matrimonio d’amore.
Cosa possiamo imparare dai piatti tipici pugliesi e dall’olio evo? Il segreto per un matrimonio d’amore lungo e duraturo: non avere barriere.
Hai mai pensato di usare l’olio evo per i dolci?
Nei piatti tipici pugliesi l’olio evo c’è praticamente ovunque. Anche nei dolci.
Sì nei dolci della tradizione gastronomica pugliese è praticamente impossibile trovare il burro. L’olio rigorosamente extravergine c’è sempre. C’è qualche variante con lo strutto perché da sempre l’olio evo è considerato un bene prezioso e i più poveri lo riservavano per le grandi occasioni come le festività.
Facciamo chiarezza:
- Un esempio pratico. La festa di Ognissanti
- Poperati ecco come farli
Un esempio pratico. La festa di Ognissanti
Il 1 novembre è la Festa di Ognissanti e il 2 quella dei Morti.
Secondo un’usanza antica la sera del 31 ottobre si metteva una calza appesa al camino o vicino al letto dei bambini e a quelli bravi “L’anm i Mort”(le anime dei morti) portavano dolcetti durante la notte . Dolci semplici fatti in casa ma che per la povertà di allora erano considerati una ricchezza: i poperati (i puprt). I più fortunati nella calza trovavano oltre questi dolci squisiti anche qualche noce e un paio di mandarini.
I bambini non si dimenticavano dei loro Angeli e li lasciavano sul camino un bicchiere di latte, un pezzo di pane o un po’ di frutta per chi poteva.
L’indomani quel pezzetto di pane sbocconcellato e il bicchiere mezzo vuoto erano il segnale che “L’anm i Mort” ti avevano pensato. Erano passate da te per lasciarti qualche bella cosa (modo popolare pugliese di definire le leccornie, le prelibatezze). Significava che eri stato bravo.
La tradizione di preparare questi dolci per la Festa di Ognissanti e quella di appendere la calza per i più piccini ci sono ancora e sono più vive che mai. Questi dolci ora si consumano a fine pasto col caffè o tra amici con un bicchiere di vino invece che metterli nelle calze. Sono dolci che nonostante il tempo conservano tutto il loro fascino e conquistano sempre grandi e piccini con il loro gusto unico.
Poperati ecco come farli
Ingredienti
- farina 1 kg
- uova 4
- olio evo 200 ml
- zucchero 400 g
- caffè 1 tazzina
- ammoniaca per dolci 1 bustina (oppure lievito per dolci)
- mosto cotto 225 ml
- mandorle tostate e tritare 350 g
- cacao amaro 75 g
- cannella, chiodi di garofano e buccia di arancia grattugiata.
forno 170° per 10 minuti
Procedimento
In una ciotola capiente mescolate tutti gli ingredienti secchi tranne il lievito. E’ preferibile tritare le mandorle grossolanamente insieme ai chiodi di garofano e la cannella( per il quantitativo delle spezie regolati in base al tuo gusto). Aggiungi le uova e gli altri liquidi e sciogli il lievito nel caffè.
Impasta fino ad amalgamare tutti gli ingredienti perfettamente, stendi l’impasto e ritaglia dei biscotti a forma di rombi. Ungi una teglia di olio evo e disponi i biscotti leggermente distanziati. Cuocili per 10 minuti al massimo in forno statico preriscaldato a 170° non di più. Anche se ti sembreranno morbidi e poco cotti non importa tirali fuori, si induriranno una volta freddi. Se li lasci in forno più a lungo diventeranno durissimi e immangiabili.
Buona Festa di Ognissanti. E non dimenticare di appendere la calza per i bambini e “il punto ristoro” per gli Angeli.
Non rimanere senza olio evo per i tuoi dolci.